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Comunità religiose riconosciute

GE/VD/VS/TI

In Svizzera sono i Cantoni, non la Confederazione, ad avere l’autorità di concedere il riconoscimento pubblico alle comunità religiose. Mentre la maggioranza dei Cantoni ha riconosciuto di diritto pubblico le Chiese protestanti riformate e cattoliche romane (con l’eccezione di Ginevra e Neuchâtel), negli ultimi anni c’è stata una tendenza a riconoscere anche le minoranze religiose (status d’interesse pubblico). Per esempio, sei Cantoni hanno riconosciuto la loro comunità ebraica come di interesse pubblico (Basilea Città, Friborgo, San Gallo, Berna, Zurigo e Vaud) e solo Basilea Città ha riconosciuto una comunità musulmana, in questo caso la comunità Alevi.

I Cantoni di Ginevra, Vaud, Vallese e Ticino hanno legiferato ognuno a modo suo il rapporto con le comunità religiose. Si possono osservare delle differenze tra i Cantoni, soprattutto nei tipi di statuti di riconoscimento in vigore e nelle minoranze già riconosciute. Queste differenze sono dovute principalmente a fattori storici e politici, ma anche a particolarità locali.

CANTON GINEVRA

Nel Canton Ginevra, che ha un regime laico (come il Canton Neuchâtel), la maggior parte delle comunità ha lo statuto di associazione o di fondazione privata. Tuttavia, dal 1944, la Chiesa protestante riformata, la Chiesa cattolica romana e la Chiesa cattolica cristiana, ciascuna organizzata come associazione privata, si distinguono dalle altre comunità religiose dal momento che beneficiano del riconoscimento pubblico. Queste tre comunità non sono finanziate dallo Stato, ma beneficiano del suo sostegno con la raccolta della tassa ecclesiastica volontaria e l’accesso dei suoi cappellani agli ospedali, agli stabilimenti medico-sociali e alle prigioni. Nel febbraio 2019, il popolo ginevrino ha accettato la legge sulla laicità, che estende il diritto di riscuotere le tasse ecclesiastiche e lo status di cappellano alle minoranze religiose. Autorizza inoltre l’insegnamento religioso nelle scuole, ma vieta i segni esterni di appartenenza religiosa ai funzionari pubblici e ai funzionari eletti. Diversi punti, come il divieto di indossare simboli religiosi, sono stati oggetti di ricorso.

Per saperne di più:

CANTON VAUD

Nel Canton Vaud, la Chiesa protestante riformata e la Chiesa cattolica romana godono dello status di diritto pubblico e hanno personalità giuridica. Sono finanziate dallo Stato. Dal 2003, la comunità ebraica è stata riconosciuta come di interesse pubblico, anche se non è finanziata dallo Stato. Le altre comunità sono generalmente organizzate in associazioni o fondazioni private. Con la nuova Costituzione del 2003, possono richiedere lo status di interesse pubblico, purché soddisfino le condizioni stabilite dalla normativa in vigore da gennaio 2015. Ad oggi, tre federazioni hanno chiesto formalmente il riconoscimento:

  • La Federazione delle Chiese firmatarie dell’accordo di Bonn nel 1931 nel Canton Vaud, che comprende cinque parrocchie anglicane nel Canton Vaud e una parrocchia cattolico-cristiana.
  • La Federazione evangelica vodese (FEV) che raggruppa 42 parrocchie evangeliche.
  • L’Unione vodese delle associazioni musulmane (UVAM) che conta 15 centri.

Per saperne di più sulle leggi vodesi relative allo stato di riconoscimento:

CANTON VALLESE

Nel Canton Vallese, la Chiesa cattolica romana e la Chiesa protestante riformata hanno lo status di diritto pubblico. I Comuni sono chiamati a finanziare queste Chiese, se necessario. Le altre comunità sono per lo più organizzate in associazioni o fondazioni private. Lo Stato può concedere loro lo status di diritto pubblico a seconda della loro importanza.

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CANTON TICINO

Nel Canton Ticino, la Chiesa cattolica romana e la Chiesa evangelica riformata hanno lo status di diritto pubblico e sono parzialmente finanziate dallo Stato. Le altre comunità hanno generalmente lo status di associazioni o fondazioni private. La Costituzione ticinese può conferire lo status di diritto pubblico a queste comunità religiose.

Per saperne di più:

ALTRI CANTONI

Per informazioni sugli altri Cantoni, consultare il sito dell’Istituto di diritto religioso dell’Università di Friborgo.