Il Centro è diretto da Manéli Farahmand.Ha conseguito un dottorato in Scienze sociali delle religioni, ed è post dottoranda all’Università di Friborgo, specialista delle religioni contemporanee.Prima di questo, ha lavorato per diversi anni per organizzazioni internazionali per i diritti umani.
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Attualmente insegna antropologia delle religioni all’Università di Losanna e sta completando la sua tesi di dottorato.Le sue aree di specializzazione sono il buddismo, i processi di secolarizzazione e il rapporto tra politica e religione.
Ha conseguito un dottorato di ricerca in sociologia urbana presso il Politecnico federale di Zurigo. Il suo lavoro si concentra sull’articolazione tra spazio e cultura. È stato ricercatore post-dottorato presso la Kingston University di Londra e l’Università di Parigi-Descartes. Insegna anche metodi di ricerca nelle scienze sociali.
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Dopo aver studiato informatica per un master in Scienza e Tecnologia nella regione di Parigi e diverse esperienze professionali in Francia, Bernard Jaulin ha svolto diversi lavori in Svizzera in qualità di consulente informatico per diverse aziende.è specializzato in infrastrutture, sistemi virtuali, storage e soluzioni OpenSource.
Séverin Bondi ha conseguito una laurea e un master in scienze religiose presso l’Università di Losanna ed è attivo come mediatore culturale e amministratore da dieci anni.Ha lavorato per il Musée d’ethnographie de Genève, l’associazione ART sans RDV, il Festival Images Vevey e il Service des affaires culturelles de l’Etat de Vaud. È anche co-direttore del Festival Cinéma Jeune Public di Losanna.
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Come grafico freelance, accompagna visivamente il CIC nei suoi diversi mezzi di comunicazione. Versatile, sviluppa linguaggi e sistemi grafici per identità visive, manifesti, cartellonistica e allestimenti scenografici o per il design editoriale.
Ha conseguito un dottorato in Studi arabi all’Università di Ginevra (UNIGE) ed è stato assistente (post)dottorale al Global Studies Institute (UNIGE) per il Master sul Medio Oriente.Ha anche completato uno stage di un anno presso il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) e ha condotto ricerche in Siria (come dottorando associato presso l’Institut français du Proche-Orient – Damasco), dove è rimasto per più di due anni e mezzo.
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Ha conseguito un Master in Storia comparata delle religioni presso l’Università di Losanna (UNIL). Già assistente presso l’Osservatorio delle religioni in Svizzera (ORS – UNIL), insegnante e formatore, si è specializzato nel campo delle tradizioni religiose minoritarie attraverso diversi studi sul campo in Svizzera, Francia e Brasile.
Titolare di un master in studi interreligiosi e in studi ebraici presso l’Università di Berna. Ha lavorato al Centro Svizzero Islam e Società nell’ambito di un progetto di ricerca sull’educazione religiosa islamica e la diversità religiosa nell’insegnamento scolastico in Svizzera. Attualmente lavora anche per IRAS COTIS come co-responsabile del progetto « Dialogue en Route » per il Canton Ticino.
È ricercatrice post-dottorato presso l’Istituto universitario europeo. I suoi interessi di ricerca includono le (im)mobilità, le migrazioni e gli immaginari, così come l’artivismo, gli studi sui confini e le appartenenze religiose. Lavora come collaboratrice scientifica per il progetto di mappatura del Canton Ticino.
Ha conseguito una laurea in lettere e un master in scienze delle religioni all’Università di Losanna. Durante i precedenti lavori/tirocini, ha sviluppato delle competenze sociali di accompagnamento (persone migranti, onoranze funebri). ). I suoi ambiti di conoscenza coprono principalmente le nuove spiritualità, l’ecospiritualità e l’ecofemminismo.
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Serjara Aleman è dottoranda in antropologia presso l’Istituto di scienze sociali delle religioni dell’Università di Losanna. Ha lavorato per la cattedra “Religioni, migrazioni, arti” presso l’Istituto di scienze sociali delle religioni e ha collaborato come ricercatrice junior al progetto del FNS “Islam (in)visibile nella città: espressioni materiali e immateriali delle pratiche musulmane negli spazi urbani in Svizzera”. Lavora al CIC come collaboratrice scientifica del progetto “Spatial condition of religiosities & social cohesion in Geneva”.
Juliette Salzmann ha conseguito una laurea e un master in studi religiosi presso l’Università di Losanna. All’interno del progetto nazionale di mediazione culturale “Dialogue en Route” ricopre diversi ruoli, tra cui quello di assistente alla direzione, responsabile della comunicazione, assistente alla raccolta fondi e coordinatore della rete, e lavora al CIC al progetto “Spatial condition of religiosities & social cohesion in Geneva”.